Originariamente, le opere d'arte erano concepite per riflettere la realtà in modo accurato: che si trattasse di graffiti nelle caverne nell'epoca preistorica, di affreschi medievali o di sontuosi dipinti barocchi, l'obiettivo era di creare rappresentazioni fedeli di persone, animali e oggetti. Tuttavia, nel corso della storia, alcuni artisti hanno iniziato a introdurre illusioni ottiche nelle proprie opere, realizzando dipinti che ingannavano gli occhi.

Col passare del tempo, le illusioni ottiche nell'arte hanno guadagnato sempre più popolarità. Verso la fine della sua carriera, il provocatorio pittore surrealista Salvador Dalì, amante delle esperienze oniriche che sfidano la realtà, ha esplorato diversi effetti trompe l'oeil.

Un esempio celebre è rappresentato dal dipinto "Mercato di schiavi con busto di Voltaire", nel quale Dalì ha creato deliberatamente un'illusione ottica. In questo dipinto, si possono vedere sia una coppia di donne vestite da suore al centro, sia la testa di Voltaire. Gli osservatori raramente riescono a percepire entrambe le immagini contemporaneamente, poiché la scena sembra cambiare quando il cervello cerca di interpretare ciò che sta guardando.

Recentemente, gli studiosi dell'Università di Glasgow hanno condotto esperimenti su questo dipinto. È emerso che gli osservatori tendevano a percepire le suore quando si concentrano sul volto di una delle figure, mentre vedono il volto di Voltaire quando osservano l'intera scena.

Oggi, grazie all'Intelligenza Artificiale, si apre una nuova era anche per le illusioni ottiche nell'arte.
I generatori d'arte basati sull'IA consentono di creare illusioni ottiche stupefacenti, fondendo immagini diverse in un'unica opera d'arte e producendo risultati sorprendenti.

Un esempio: cosa si nasconde dietro questi elefanti, rinoceronti e piante che si fondono insieme in un dipinto?

 

L’avete riconosciuto? È proprio lui! Il Maestro Dalì!
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