Occhi: cosa succede quando non si dorme a sufficienza?

Durante la giornata i nostri occhi rimangono sempre attivi, esposti all’aria secca degli ambienti chiusi e al sole e all’inquinamento atmosferico quando usciamo. Sbattere automaticamente le palpebre è un meccanismo fisiologico che contribuisce a mantenere lubrificati e umidificati gli occhi e ne previene secchezza e irritazione. Tuttavia, chi trascorre la maggior parte della giornata di fronte agli schermi digitali, tende a sbattere le palpebre molto meno. Durante le fasi di non chiusura, le lacrime che ricoprono l'occhio evaporano, generando secchezza. Per questo, a fine giornata, spesso ci ritroviamo con occhi secchi e stanchi. Dormire consente di riposarli e far sì che recuperino idratazione e le energie necessarie.

 

Occhi: cosa succede quando non si dorme a sufficienza?

Le conseguenze del non dormire a sufficienza sono svariate e hanno un impatto negativo generale sull’organismo. Aumenta, ad esempio, l’irritabilità e il senso di spossatezza, mentre le difese immunitarie e la capacità di concentrazione calano.

Dormire poco ha effetti negativi anche sulla vista. Quante volte dopo una nottata insonne, al mattino ci siamo svegliati con le tanto odiate occhiaie e borse sotto gli occhi? Ma gli effetti dell'insonnia vanno ben oltre l'estetica.

Gli occhi, come tutti gli organi del nostro corpo, durante il sonno si rigenerano. La palpebra copre la cornea durante il sonno e ne impedisce l'asciugamento, per questo al risveglio gli occhi sono sufficientemente umidi e pronti per affrontare un’altra giornata. Se non si dorme abbastanza, i muscoli intorno agli occhi non riposano adeguatamente, così si affaticano e la superficie oculare si inaridisce e si irrita. Questo può provocare un senso di discomfort visivo associato a:

  • rossore;
  • bruciore;
  • gonfiore;
  • sensibilità alla luce;
  • vista offuscata.

 

Quante ore a notte dovremmo dormire per vivere e vedere bene?

Il corpo, per recuperare e rigenerarsi, ha bisogno di un determinato numero di ore di sonno. Sì ma quante? Esistono criteri oggettivi legati all’età, emersi da una ricerca condotta dal National Sleep Foundation, e pubblicata sulla rivista Sleep Health.

Ecco le ore di sonno consigliate a seconda della fascia d’età:

  • Dai 6 a 13 anni. Tra le 9 e le 11 ore di sonno. Da evitare meno di 7 e più di 12 ore.
  • Dai 14 ai 17 anni. Tra le 8 e le 10 ore di sonno. Da evitare meno di 7 e più di 11 ore.
  • Dai 18 ai 25 anni. Tra le 7 e le 9 ore di sonno. Da evitare meno di 6 e più di 11 ore.
  • Dai 26 ai 64 anni. Tra le 7 e le 9 ore di sonno. Da evitare meno di 6 e più di 10 ore.
  • Sopra i 65 anni. Tra le 7 e le 8 ore di sonno. Da evitare meno di 5 e più di 9 ore.

 

IPS: 5 consigli per dormire meglio e godere di una buona efficienza visiva

Pochi semplici cambiamenti nelle abitudini quotidiane possono favorire il sonno e aiutare a sentirsi adeguatamente riposati al risveglio. Eccone alcuni:

A LETTO SENZA SMARTPHONE: Una porzione della lunghezza d’onda della luce blu inibisce la produzione di melatonina, riducendo la quantità e la qualità del sonno.

UN BUON LIBRO CONCILIA IL SONNO: Una buona lettura aiuta a eliminare alcuni pensieri negativi e a rilassarsi.

CENA LEGGERA, SONNO PROFONDO: Segui il vecchio detto popolare “colazione da re, pranzo da principe e cena da povero”. Mai consiglio fu più azzeccato.

MINDFULNESS: Respirare consapevolmente anche per pochi minuti aiuta. La mente, lasciandosi cullare dal respiro, si placa.

E LE LENTI A CONTATTO? Lo sapevi che esistono delle lenti a contatto che correggono la vista mentre dormi? Si chiamano lenti ortocheratologiche o orto-k e sono studiate con una geometria speciale, specifica per ogni occhio, in grado di modificare la curvatura ed il profilo della cornea, in relazione al difetto visivo da correggere. Il loro materiale è idoneo al porto notturno grazie all’elevata permeabilità all’ossigeno e quindi al mantenimento della condizione fisiologica oculare notturna. Le indossi prima di andare a dormire e al mattino ti risvegli vedendo in mondo più chiaro e nitido.

Esistono anche lenti a contatto morbide, definite “a porto continuo”, il cui materiale – Silicone Hydrogel – consente un’adeguata ossigenazione oculare anche a palpebra chiusa.

 

Per sapere però se puoi dormire con le lenti a contatto è fondamentale consultarsi con gli esperti della visione: il medico oculista e il tuo ottico optometrista VisionAdria!